La vita dopo il Covid-19
Il volume cerca di immaginare una nuova normalità dopo l’impatto su tutti noi della pandemia generata dal Covid-19. Dobbiamo ripensare la normalità che viviamo perché, al momento, “l’attesa di ciò che verrà non è più speranza, ma angoscia”, come dice Simone Weil. Non è più possibile tornare alla normalità precedente la pandemia: abbiamo raggiunto un punto di non ritorno.
Il mio intervento si concentra su un aspetto professionale, oltre che umano, indotto dalla pandemia: l’impossibilità, per alcuni mesi, di svolgere sedute di psicoterapia “in presenza”. È stata l’occasione per riflettere sulla differenza, in termini di empatia, autenticità, vicinanza ed efficacia, tra una psicoterapia “in diretta” e una psicoterapia “mediata” da uno strumento tecnologico.